[CLAC] COMUNICATO STAMPA DAL DIGIUNO DI DON BIZZOTTO, UNA RISPOSTA FORTE: MOBILITAZIONE COLLETTIVA SUL TERRITORIO VENETO

Sandro Zorzi zorzisandro a gmail.com
Mer 28 Ago 2013 06:56:51 UTC


*COMUNICATO STAMPA*

*DAL DIGIUNO DI DON BIZZOTTO, UNA RISPOSTA FORTE:*

*MOBILITAZIONE COLLETTIVA SUL TERRITORIO VENETO*



La solidarietà nei confronti di don Albino Bizzotto non accenna a diminuire
e *all’undicesimo giorno di digiuno per l’ambiente*, stanco ma tenace, il
sacerdote raccoglie attorno a sé un numero sempre maggiore di  sostenitori.

Rappresentanti di movimenti e associazioni lo affiancano nell’iniziativa
per intere giornate, bevendo sola acqua, presso la sede dei Beati i
costruttori di pace, in via A. da Tempo a Padova, o propongono la loro
disponibilità per farlo presso la sede del proprio ente o in incontri
pubblici e collettivi.



La dichiarazione rilasciata da don Bizzotto nei giorni scorsi - “*Perché
nelle situazioni di particolare gravità e urgenza non passiamo il testimone
a rotazione*, al fine di mantenere sempre viva l’attenzione e la
mobilitazione su questioni che richiedono la massima partecipazione?“, il
22 agosto 2013 – è risultata una provocazione accolta e condivisa.

La decisione del Sindaco di Marano Vicentino (VI), sig.ra Piera Moro, con
gli Assessori e i Consiglieri, di proseguire nell’iniziativa del sacerdote
padovano e continuare il digiuno, ha portato a sviluppare una serie di
proposte. La più elaborata e suggestiva è stata quella di Maria Pia
Farronato dell’associazione di promozione e tutela del territorio “L’ABC –
Laboratorio Civico” di Romano d’Ezzelino (VI), che ha portato, con il
confronto di alcuni partecipanti al digiuno, all’elaborazione di un piano
di azione che potrebbe occupare il mese di settembre, sul territorio
dell’intera Regione Veneto.



Questa la proposta: *compilare un calendario dove inserire i gruppi di
persone che attueranno il digiuno pubblico*, *assieme, per il tempo che
decidono, in luoghi che presentano criticità ambientali*: le sedi delle
cosiddette grandi opere, ma anche altri obiettivi, di diversa entità e
urgenza.

Sono fondamentali la visibilità e il coinvolgimento di quante più persone
possibile, aldilà dei comitati, per *comunicare e far partecipare la
popolazione, rendendola cosciente* della gravità dei problemi. L’ideale
sarebbe agire di comune accordo, esponendo con chiarezza le ragioni, i
tempi, le modalità del digiuno e naturalmente i nomi dei partecipanti
all’iniziativa locale, con una presenza costante nei presidi.

Il mese di settembre vedrà quindi un *succedersi di eventi nei punti caldi
del territorio veneto*, fino al *week end del 28 e 29, in cui si svolgerà
un digiuno collettivo in tutta la Regione*.



I primi dodici giorni di settembre sono coperti dal Comune di Marano
Vicentino (VI), dopodiché ognuno potrà aderire secondo la propria
disponibilità, accordandosi sui turni.

L’associazione Beati i costruttori di pace rimane inizialmente a
disposizione per raccogliere le adesioni, con il suo indirizzo email *
beati a beati.org*.



“*Creiamo una sorta di* *mappa umana dei luoghi*, oggi in Veneto, aggrediti
dal sistema, *ma facciamolo assieme*. Possiamo creare tra tutti noi un
contatto audio/video per stare assieme: è fattibile!”, scrive Maria Pia.

Sarebbe un evento unico! *La prima volta che in una Regione si assiste a un
digiuno generalizzato*. Il territorio versa in una condizione ambientale
estrema, rispondiamo con *un gesto che rompe con il nostro quotidiano*.

*Infine, mercoledì 9 ottobre, giorno del 50° anniversario del disastro del
Vajont*, potremmo concludere tutti assieme con una massiccia presenza
davanti alla sede della Regione Veneto, a Venezia.

Particolare curioso: Palazzo Balbi, attuale sede della Giunta Regionale,
era un tempo sede della SADE (Società Adriatica di Elettricità), l’azienda
responsabile della costruzione della diga del Vajont.



Per contatti e appuntamenti cell. Don Albino 348.2641230 www.beati.org
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